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“<Sicuramente la figura più rivoluzionaria del ‘900>,
ha detto di don Milani Enzo Biagi.
Bene bene. Ma era cento e cento anni fa.
Oggi c'è Maria De Filippi, a segnare il cammino
alla pedagogia. E MENO MALE! Basta con questi esempi esecrabili! questi don Milani che dedicarono
la vita ai poveri, alla loro istruzione, che combatterono per la Giustizia!, che dai racconti evangelici trassero ispirazione
per non soccombere all'ingiustizia, basta con questi incendiari!, e queste robe qui. Non è più tempo! Meglio Maria! Aggressivi e combattivi, ma solo per sé.
Combattere per affermare se stessi, è la legge della giungla, baby. Pensa alle aule di scuola, alle
lavagne ancora così poco aziendali. Ma ci arriviamo, tranquilli, ci arriviamo. E il preside sarà
chiamato amministratore delegato, e così via. Rivediamo la storia nostra e di questo prete per
dimenticarle per sempre, insieme con i tempi in cui si fingeva che la scuola servisse a formare
cittadini e uomini. Fine della favola. Stop alle menzogne. Chi merita di volare volerà. Chi merita di
soccombere, a pulire i cessi a mani nude! E non protestare, perché la vita è adesso, cantava quello.
E il futuro pure. (per inciso: dice che Gesù è venuto per amore degli uomini. Bella forza! Facile
per il figlio di Dio, amare con disinteresse! Agli uomini no, non è concesso).
Avremo il diploma in ricreazione. Fiduciosi, ci stiamo attrezzando”.