...La forza di questo lavoro nasce dunque dalla necessità di far luce su un caso non ancora concluso, in continua evoluzione e, anzi, di questi tempi ancora in attesa di esplodere del tutto.....
....Tentando di far comprendere l’interconnessione fra questa storia e quella propria individuale, Monti entra dalla platea, parla alla gente e procede per caratterizzazioni (per lo più dialettali) che riescono a resistere al macchiettismo per la capacità mimetica dell’attore, in grado di scivolare nei personaggi senza permetter loro di segnare il confine tra i tempi vuoti dei passaggi, pericolosi quando si fanno certe scelte interpretative, determinando così quella continuità drammaturgica che si avvale anche dell’intelligente uso del video, capace di completare sullo schermo con vitalità quel che accade in scena.....
......Un ottimo lavoro dunque, quello di Emme’A Teatro, capace di svolgere anche quella funzione informativa usando l’umanità necessaria a comprenderla e non subendola, come invece accade per un abuso di spettacolarizzazione mediatica.
Simone Nebbia - «TeatroeCritica.net» - leggi
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